Lettera di presentazione in Italia: studio 2025
Crea la tua lettera di presentazionePensi di fare tutto il possibile per trovare lavoro? Il nostro ultimo studio potrebbe farti cambiare idea. I dati, infatti, rivelano una verità scomoda: i candidati italiani ignorano quasi del tutto la lettera di presentazione, lasciando sul tavolo un vantaggio competitivo che all'estero, invece, sanno sfruttare benissimo.
Cover letter in Italia e in Europa
Basta guardare ai dati sui download delle lettere di presentazione per capire quanto l'approccio alla candidatura cambi da paese a paese. I candidati tedeschi si confermano i più grandi sostenitori di questo strumento, con una quota schiacciante del 55,49%. A notevole distanza troviamo la Polonia, con il 23,5%, e la Francia, con il 12,95%.
In questo scenario, l'Italia risulta il fanalino di coda, con una percentuale di appena l'1,44%, superata persino dalla Spagna (4,78%). Questo dato dimostra come l'abitudine di affiancare una lettera al CV sia molto meno radicata in Italia. Ma invece di essere uno svantaggio, questa può essere vista come una grande opportunità: usarla significa distinguersi dalla massa e mostrare una cura per la propria candidatura superiore alla media.
Chi usa la lettera di presentazione
Nonostante la bassa media nazionale, in alcuni settori la lettera di presentazione rimane una pratica consolidata e vincente. Il podio dei settori più rappresentati – management e consulenza (12,27%), ristorazione (8,64%) e amministrazione (7,5%) – delineano un mercato del lavoro dove competenze gestionali, operative e relazionali giocano un ruolo centrale.
Nel management e nella consulenza, dove il profilo ideale unisce competenze tecniche a capacità analitiche e relazionali, la lettera di presentazione è uno strumento cruciale per dimostrare visione strategica, proattività e motivazione personale, elementi difficilmente valutabili dal solo CV.
Nel settore della ristorazione una buona lettera può invece trasmettere passione per il lavoro, affidabilità e attitudine al cliente, qualità che i selezionatori apprezzano e che possono distinguere un candidato dagli altri.
Chiude il podio il campo amministrativo. In ruoli dove precisione, organizzazione e senso di responsabilità sono fondamentali, la lettera offre l'opportunità di sottolineare competenze trasversali, un approccio metodico e capacità di problem solving che spesso non emergono chiaramente dalle sole esperienze elencate nel curriculum.
Non è un caso che questi tre ambiti siano in cima alla classifica. Seppur diversi, sono tutti settori in cui le soft skills come le capacità relazionali, la gestione della fiducia e la proattività sono determinanti. La lettera di presentazione diventa quindi il veicolo ideale per valorizzare quelle qualità umane e professionali che un CV, da solo, non riesce a trasmettere appieno.
Perché la lettera di presentazione è ancora un asso nella manica
Se ti stai chiedendo perché dovresti investire tempo in un documento così poco utilizzato in Italia, la risposta è semplice: ti dà un vantaggio competitivo unico. Come sottolineano anche esperti universitari, è buona norma inviare sempre una lettera di presentazione insieme al curriculum, considerandola il principale strumento di promozione personale. A differenza di un curriculum, la lettera di presentazione:
- Permette di esprimere la tua personalità: puoi parlare di ciò che ti ispira in un determinato lavoro e delle tue passioni, andando oltre la fredda elencazione di esperienze.
- Contestualizza elementi delicati: solo attraverso una lettera puoi spiegare in modo efficace e proattivo dettagli critici come un cambio di carriera, la disponibilità al trasferimento o dei vuoti professionali, evitando così giudizi affrettati che potrebbero portare a un'esclusione.
Punti chiave
Sebbene i dati mostrino che la lettera di presentazione non sia ancora entrata nella prassi della maggior parte dei candidati italiani, il suo valore strategico è innegabile. In un mercato del lavoro competitivo, prendersi il tempo per raccontare la propria storia, motivare la propria candidatura e chiarire ogni dubbio è un passo che può davvero fare la differenza tra essere notati e finire in fondo alla pila.
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