Dimissioni per giusta causa: cosa sono e come procedere

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Paolo Borrini

Esperto di carriera, membro del PARWCC

Aggiornato il 13 Novembre 2024

Revisionato da:

Wojciech Martyński

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Ti sei mai chiesto cosa fare quando la situazione lavorativa diventa così insostenibile da rendere impossibile continuare? In questi casi, le dimissioni per giusta causa possono essere l’unica soluzione.

Questa particolare forma di dimissioni permette al lavoratore di interrompere immediatamente il rapporto di lavoro, garantendo comunque la tutela dei propri diritti. Le dimissioni per giusta causa sono regolamentate dall'articolo 2119 del Codice Civile italiano e possono essere una via d’uscita legittima in situazioni critiche.

Leggendo questa guida:

Scoprirai quali motivi giustificano le dimissioni per giusta causa.
Imparerai la procedura corretta per presentare le dimissioni per giusta causa.
Conoscerai i diritti che puoi mantenere dopo le dimissioni per giusta causa.

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Cosa sono le dimissioni per giusta causa?

Le dimissioni per giusta causa sono quando un lavoratore decide di lasciare il proprio lavoro perché il datore di lavoro ha violato i suoi diritti in modo grave e le condizioni sono diventate insopportabili. In pratica, si tratta di situazioni così serie che il lavoratore non può più continuare a lavorare.

Quali possono essere i motivi di dimissioni per giusta causa?

Ci sono diverse ragioni per cui un lavoratore può dimettersi per giusta causa. Ecco gli esempi più comuni:

Dimissioni per giusta causa: motivi

Mancato pagamento dello stipendio: se il datore di lavoro non paga lo stipendio, o lo fa in ritardo, il lavoratore ha tutto il diritto di andarsene immediatamente.
Mobbing: se un lavoratore è vittima di mobbing sul lavoro, cioè viene vessato o maltrattato sul lavoro, può dimettersi per giusta causa.
Insulti o umiliazioni dal superiore: se il capo si comporta in modo offensivo o umiliante, anche questo può essere un motivo valido, spesso con la possibilità di richiedere risarcimenti per danni morali.
Molestie sessuali: qualsiasi comportamento inappropriato di natura sessuale costituisce una giusta causa per le dimissioni immediate.
Contributi non versati: se il datore di lavoro non paga i contributi previdenziali, il lavoratore può lasciare il lavoro senza preavviso.
Trasferimento improvviso: se il datore di lavoro decide di trasferire il dipendente in un'altra sede senza un motivo valido e senza preavviso, il lavoratore può dimettersi per giusta causa.
Peggioramento delle mansioni: se il datore di lavoro cambia improvvisamente il ruolo del dipendente assegnandogli compiti inferiori o meno qualificanti, anche questo è un motivo valido per le dimissioni.

Fortunatamente, le dimissioni per giusta causa sono piuttosto rare. Nel 2022, infatti, solo il 2,1% delle dimissioni convalidate (1.268 su 61.391) è stato motivato da giusta causa.

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Come scrivere le dimissioni per giusta causa?

Per dimettersi per giusta causa, il lavoratore deve inviare una lettera di dimissioni per via telematica, tramite un portale online del Ministero del Lavoro con le credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) o CIE (Carta d’Identità Elettronica), o rivolgendosi a un intermediario autorizzato, come ad esempio consulenti del lavoro, patronato, organizzazione sindacale, ente bilaterale, commissioni di certificazione, sedi territoriali competenti dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro.

Cosa deve contenere la lettera di dimissioni

Dati personali del lavoratore: nome, cognome, codice fiscale e indirizzo email.
Dati del datore di lavoro: ragione sociale, codice fiscale, indirizzo della sede legale e PEC.
Dettagli del rapporto di lavoro: data di inizio del rapporto e tipo del contratto.
Motivo delle dimissioni: bisogna indicare che si tratta di dimissioni per giusta causa, specificando brevemente la motivazione (ad esempio, mancato pagamento dello stipendio).
Data di decorrenza: il primo giorno in cui il contratto non sarà più vigente.

Il lavoratore ha inoltre la possibilità di revocare le dimissioni entro 7 giorni dall’invio del modulo.

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Qual è il periodo di preavviso per le dimissioni per giusta causa?

Uno degli aspetti più rilevanti delle dimissioni per giusta causa è che non prevedono il rispetto del periodo di preavviso. Questo significa che il lavoratore può smettere di lavorare subito, senza aspettare.

Tuttavia, è importante che le dimissioni per giusta causa siano ben documentate e che il lavoratore sia in grado di dimostrare le ragioni che hanno portato alla sua decisione. Spesso è utile consultare un avvocato per ottenere assistenza. Se presentate correttamente, le dimissioni per giusta causa permettono al lavoratore di lasciare immediatamente il lavoro senza perdere i propri diritti, inclusi eventuali ammortizzatori sociali come la NASpI.

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Punti chiave

Ricapitolando:

Le dimissioni per giusta causa permettono la cessazione immediata del lavoro senza preavviso in caso di gravi violazioni o condizioni insostenibili.
I motivi validi per dimettersi includono il mancato pagamento dello stipendio, episodi di mobbing o molestie.
Per presentare le dimissioni per giusta causa, è obbligatorio utilizzare il portale telematico del Ministero del Lavoro o rivolgersi a un intermediario autorizzato.

Grazie per aver letto questa guida! Ora dovresti avere una comprensione più chiara delle dimissioni per giusta causa. Se hai domande o hai bisogno di assistenza, lascia un commento e ti risponderemo al più presto. A presto, ciao!

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