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Curriculum scientifico professionale per dottorandi 2024

Crea ora il tuo CV

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Titoli di studio. Di certo, non l'unica cosa che serve per giudicare una persona (tranne che per quelli che scrivono School of Hard Knocks alla voce istruzione del proprio account Facebook o Instagram).

I titoli di studio, sono solo una delle voci essenziali del curriculum scientifico professionale, un documento accademico creato appositamente per chi ha intenzione di partecipare ad un concorso o deve assumere un incarico professionale nelle istituzioni scolastiche e universitarie a carattere scientifico.

Nei prossimi 15 minuti vedrai come fare e migliorare il tuo CV scientifico e scoprirai: 

  • Che cos’è un curriculum scientifico professionale.
  • Quali titoli inserire nel tuo CV scientifico.
  • I modelli di curriculum scientifico professionale idoneo alla svolgimento di attività di ricerca.

Vuoi guadagnare tempo e ottenere un curriculum in pochissimi minuti? Prova il nostro builder di CV online: è facile, rapido e personalizzabile al 100%. Sfrutta i nostri 21 modelli curriculum vitae e trova quello che fa per te!

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Questo CV è stato creato con il nostro CV builder — Scopri tutti gli esempi CV di Zety.

Uno dei nostri utenti, Nicola, ha detto di noi:

Un tool molto intuitivo che offre un vasto ventaglio di CV e lettere di presentazione… Zety è un ottimo alleato nella ricerca di lavoro!

Il curriculum scientifico professionale può essere utilizzato nel mondo dell’istruzione per partecipare ad un concorso. Se invece ti interessa lavorare come professionista nel privato o vuoi cambiare carriera, eccoti alcuni dei CV che potrebbero esserti utili per migliorare la tua candidatura:

Eccoti un modello di curriculum scientifico professionale idoneo allo svolgimento di attività di ricerca.

Esempio e modello di curriculum scientifico professionale

Gaetano Cioffi è nato a Napoli il 9 settembre 1993

Nazionalità: italiana

Residenza, Napoli

E-mail: gaetano.cioffi@unima.net

ABILITAZIONI

  • Abilitato alle funzioni di professore di I fascia nel settore concorsuale 01/A3-Bando ABC 2015. Validità abilitazione: dal 23/12/2021 al 23/12/2030

ISTRUZIONE

  • Dicembre 2016-Marzo 2021: Dottorato di Ricerca in Fisica e Scienze Naturali, Università di Napoli “Federico II”
  • Ottobre 2011-Dicembre 2016: Laurea con lode in Fisica, Università di Napoli “Federico II”

INCARICHI ACCADEMICI

  • Aprile 2021-Marzo 2022: Assegnista di Ricerca presso il Dipartimento di Fisica della SUN, Seconda Università di Napoli
  • Ottobre 2019-Gennaio 2021: Docente a contratto presso l’Università di Napoli “Parthenope”, Facoltà di Ingegneria.
  • Ottobre 2018-Settembre 2019: Tutor del Master in Fisica della Materia Oscura e particelle ad alta energia, organizzato dall’Università degli Studi di Napoli “Federico II”

INCARICHI PROFESSIONALI NON ACCADEMICI

  • Gennaio 2021-Marzo 2022: Consulente presso l’Osservatorio Vesuviano per la revisione dei sistemi per localizzazioni sismiche con SISMOLAB e GOSSIP

PROGETTI DI RICERCA

  • Aprile 2022-in corso: partecipazione al progetto “Illuminare la materia oscura nella Via Lattea con una nuova missione spaziale astrometrica” PE9_7, responsabile di progetto Prof. Luisa Orlandi
  • Dicembre 2019-Dicembre 2021: partecipazione al progetto “Precision searches for new physics” in collaborazione tra il Dipartimento di Fisica dell’Università Federico II e del MIUR, responsabile di progetto Prof. Paolo Giuisini

PUBBLICAZIONI

  • Di Pace, De Gasperi, Cioffi, Strategia per la modulazione della polarizzazione nell'esperimento LSPE-SWIPE, PhysRev, Milano
  • Forecast di modelli di isocurvatura tramite lensing CMB: Axion e curvaton, Physical Review and Cosmology vol. 88 (III, 2022, 6-30)
  • Neutrini e vincoli di energia oscura sulle galassie e informazioni sulle lenti CMB, Astronomia e Fisica, vol. 10 (X, 2020, 30-60)
  • Vincolare la fase il riscaldamento nella cosmologia degli attrattori, in Fisica Italia, vol. 643 (VII, 2018, 65-88)

CONFERENZE

  • Fisica atomica e della materia del “Congresso Nazionale di Fisica 2021” organizzato dalla SIF, Società Italiana di Fisica
  • La fisica della materia vivente: spazio, tempo e informazione in biologia del “Congresso Solvay 2019”

ALTRE ATTIVITA’ E ATTESTATI DI LINGUA

  • Febbraio 2018: Iscrizione all’albo unico di “chimici e fisici“
  • Maggio 2020: conseguito con successo il livello B2 di lingua spagnola, attraverso la frequentazione del corso ed il conseguente esame presso l’istituto Cervantes
  • Ottobre 2018: conseguito con successo il TOEFL, Test of English as Foreign Language con un punteggio di 116/120, equivalente a C2

Prima di scoprire come fare un curriculum scientifico professionale idoneo allo svolgimento di attività di ricerca, sarebbe bene capire a cosa serve questo particolare documento. Insomma, cos’è un curriculum scientifico professionale e in cosa si caratterizza rispetto ai curriculum moderni.

1. Cos’è un curriculum scientifico professionale

Il curriculum scientifico professionale è una particolare categoria di CV accademico necessario per ottenere una cattedra presso una scuola, un’università o un dottorato di ricerca. Il documento viene spesso utilizzato (rispetto al documento accademico classico) per le facoltà a carattere scientifico.

Spesso questo documento viene contrapposto alla creazione del curriculum standard, quello che utilizzato per lavori nel settore pubblico o privato che non hanno a che vedere con il mondo accademico.

Consiglio dell’esperto: ai dottorandi e a tutti coloro che sono ancora in bilico tra la carriera accademica e il mondo professionale convenzionale, è raccomandabile avere sempre due CV: il primo, è il modello di CV scientifico che userai all’università. Il secondo, è il modello di CV classico che utilizzerai per rispondere alle candidature.

2. Dai il giusto formato al curriculum scientifico professionale

Ora andremo a indagare su tutti gli elementi che compongono il modello di curriculum scientifico professionale e mostreremo qual è il modo ideale per realizzarne ogni sezione, in modo da avere un curriculum vincente per le discipline scientifiche.

1. Formatta il documento

Il formato del curriculum differisce notevolmente da ogni altra forma di curriculum compilato. Infatti, questo documento è molto più stringente della sua controparte e prevede le seguenti regole di formattazione:

  1. sfrutta l’ordine cronologico inverso, così che le attività di studio, didattiche e seminariali vengano descritte partendo dalle più recenti;
  2. utilizza corsivi e grassetti nel corpo del curriculum, in particolar modo nelle sezioni destinate alle pubblicazioni;
  3. non limitare la lunghezza del CV come faresti per una candidatura tradizionale, ma includi tutte le informazioni necessarie in maniera dettagliata. È infatti possibile che un curriculum vitae scientifico professionale si estenda per decine di pagine;
  4. prediligi il curriculum gratis PDF per la questione legata all’omogeneità di formato nei vari passaggi tra sistemi operativi e software; 
  5. includi degli elenchi puntati. Ogni punto della lista è da considerarsi un'esperienza a sé.

Solitamente, a piè di pagina non viene utilizzata nessuna firma per curriculum ed è, per convenzione, sconsigliato l’uso di foto per curriculum o di qualsiasi espressione relativa alla privacy per il CV.

2. Aggiungi le tue informazioni personali e di contatto

Insomma, bisogna è importante realizzare un documento sobrio che vada a fondo nella storia professionale del candidato. E’ importante anche focalizzarsi sui dati del candidato, che sono sensibilmente diversi da quelli del CV regolare:

  • Nome e cognome, informazioni di contatto
  • Luogo e data di nascita nel CV
  • Residenza
  • Nazionalità
  • Indirizzo e-mail e PEC
  • Facoltativo: autocertificazione per curriculum, in modo da sottoscrivere la veridicità dei dati inoltrati a mezzo CV

3. Includi l’Abilitazione Scientifica Nazionale

La prima cosa che distingue il CV accademico dal CV scientifico è l’ottenimento dell’Abilitazione Scientifica Nazionale, che solitamente contraddistingue professori universitari per l’assegnazione di titoli da Chiarissimi Professori di I e II fascia. Sarà dunque importante aggiungere:

  • Il bando di concorso vinto
  • Il settore concorsuale
  • La durata dell’abilitazione (a oggi di 9 anni)

Una volta raccolte tutte le informazioni necessarie, potrai scrivere della tua abilitazione così:

Il modello di CV scientifico professionale: come inserire l’Abilitazione Nazionale nel CV

abilitazione del curriculum scientifico

L’abilitazione è il titolo più ambito per ogni aspirante professore universitario di Matematica o Fisica. Ma capita di rado che ad usare il CV non siano solo i professori di ruolo, ma anche i cosiddetti borsisti e dottorandi. Per questo, una volta aggiunta l’abilitazione, potrai inserire il punto focale della candidatura: i titoli di studio.

Per creare il tuo curriculum con il builder di Zety indica la tua professione, inserisci esperienze lavorative e competenze e lasciati guidare dalle opzioni di inserimento automatico. Crea il tuo CV online qui.

Una volta completato, il nostro builder di CV online darà una valutazione al tuo curriculum e ti offrirà suggerimenti mirati per renderlo ancora più efficace.

4. Aggiungi i tuoi titoli di studio

Proprio come si farebbe in un Europass CV, l’istruzione del curriculum scientifico si consuma in poco tempo. Giusto il tempo di elencare:

  • Il titolo di studi conseguito
  • Il voto di laurea nel CV
  • Il titolo della tesi di laurea
  • Il nome del relatore (per la tesi di laurea) o del direttore della ricerca (nel caso del dottorato)

Esattamente come succede nelle differenze che intercorrono tra curriculum da studente senza esperienza e il CV di un professionista esperto, questa sezione è solitamente sottrattiva e si è soliti eliminare i dettagli man mano che aumenta l’esperienza in campo accademico.

Come inserire i propri titoli di studi nel CV scientifico

Istruzione del curriculum scientifico

È scorretto inserire tutto quello che non è accademico tra i titoli di studio accademici. Quindi non incaponirti ed elimina tutti i titoli non strettamente correlati col tuo percorso accademico.

5. Cita gli incarichi professionali

La sezione incarichi professionali è l’equivalente dell’esperienza lavorativa del curriculum convenzionale. Ma a differenza di quest’ultima, gli incarichi professionali possono dovrebbero essere divisi in base alle seguenti distinzioni:

  • Assegni di ricerca e borse di studio
  • Incarichi ricoperti in ambito accademico
  • Incarichi non accademici ricoperti e rilevanti ai fini della valutazione

L’ultimo punto è particolarmente interessante: è infatti possibile aggiungere l’esperienza non accademica al proprio CV. Quindi, un professore di storia dell’arte può utilizzare l’esperienza del proprio CV da graphic designer.

Esattamente come occorre per i titoli di studio e per l’abilitazione scientifica, dovrai indicare:

  • il tipo di incarico
  • le date dell'assegno di ricerca o della borsa di studio, specificando dipartimento e università d’appartenenza.

Ecco come:

Il modello di CV scientifico professionale: come inserire gli incarichi professionali

Incarichi professionali nel curriculum scientifico

È importante che le attività professionali siano strettamente inerenti al campo in cui si insegna. Risulterebbe molto strano se un professore di fisica quantistica inserisse un lavoro part-time fatto durante il periodo della scuola o di una esperienza di 9 come PR di una discoteca.

6. Menziona i progetti di ricerca e le partecipazioni 

La carriera accademica, specie in campo scientifico, vive di due momenti diversi. In un primo momento i ricercatori tendono a partecipare spesso a scuola e seminari in cui si illustrano i macro-trend e le ultime scoperte a carattere scientifico. 

Ciò cambia con l’avanzare della carriera, in cui si partecipa ai vari progetti di ricerca. Nello specifico dunque, in questa sezione è possibile inserire:

  • I progetti di ricerca a cui si è partecipato e/o collaborato
  • La partecipazione a progetti finanziati da enti privati
  • Altri tipi di finanziamenti ottenuti da enti di ricerca
  • Scuole, seminari e workshop a cui si è partecipato

La formula è sempre la medesima. Titolo del workshop o del progetto in questione, date ed ateneo di riferimento, e, in conclusione, il nome del coordinatore del progetto.

Come inserire le partecipazioni e i progetti di ricerca

progetti del curriculum scientifico

Ora passiamo alle attività didattiche! 

7. Parla delle attività didattiche

Un’altra parte rilevante relativa al mondo accademico è quella dell’insegnamento. E si sa, ogni anno le facoltà si evolvono, e cambiano i percorsi di studi e ci sono modifiche ministeriali e collegiali relative agli insegnamenti che si propongono. 

E tra l’altro, è sempre più difficile che un giovane ricercatore tenga a lungo la stessa cattedra o faccia il professore a progetto per un numero considerevole di anni. Tenendo conto delle innumerevole variabili, le attività didattiche andranno scritte, inserendo:

  • Il periodo di tempo in cui hai insegnato o collaborato allo svolgimento delle lezioni
  • Il nome del corso in cui hai tenuto lezione
  • Il nome del professore titolare della cattedra
  • Il corso dl laurea a cui hai insegnato
  • L’Università in questione

Senza cincischiare, come diceva Paolo Bonolis, eccoti un esempio:

Il modello di CV scientifico professionale: come aggiungere le attività didattiche

attività didattiche del curriculum scientifico

Anche in questo caso, non è possibile avvalersi di un curriculum creativo o di mezzi innovativi: che si tratti di un precorso, di un ciclo di seminari dedicati all’approfondimento di una materia o di un corso serale per studenti-lavoratori, è sempre bene tenere in considerazione che ogni singola modifica ai punti precedentemente elencati, significherà aggiungere un nuovo punto ad un elenco già di per se molto lungo.

Consiglio dell’esperto: E’ bene trattare l’attività didattica come assistente alla cattedra per lo stesso corso di laurea e per lo stesso Ateneo come due attività separate, nel caso in cui il professore ordinario sia cambiato e la cattedra sia passata di mano.

8. Menziona le pubblicazioni

Ogni template curriculum vitae prevede che nella sezione bonus del curriculum ci sia uno spazio facoltativo destinato alle pubblicazioni. Ma nel caso di chi lavora e sperimenta ogni giorno, c’è poco di facoltativo di cui parlare!

Questa sezione, in base alla propria esperienza, può essere davvero davvero lunga. Al punto che ci vorrebbe un terzo davvero per far capire che si può andare per le 3, 4, anche 5 pagine di sole pubblicazioni. 

E da un trafiletto di 5 righe in una rivista scientifica, al libro, le pubblicazioni che possono essere aggiunte sono come la bibliografia della tesi di laurea e devono includere:

  • Il nome dell’autore
  • Il titolo della pubblicazione in corsivo
  • Il nome dell’opera in cui vi è un tuo intervento
  • Le pagine di riferimento

Ecco un esempio per vedere come aggiungere questa sezione correttamente nel CV.

Come inserire le pubblicazioni nel curriculum scientifico professionale

pubblicazioni del curriculum scientifico

A voler essere pedanti, potresti pensare di inserire una sub-sezione in cui aggiungere i preprint e altri working papers a cui hai lavorato.

9. Includi delle sezioni aggiuntive

Esattamente come in ogni curriculum vitae semplice, nel CV scientifico, una volta sviscerate le attività didattiche, le attività di ricerca e la propria formazione, si possono aggiungere sezioni aggiuntive per avvalorare ulteriormente il proprio know-how:

  • Partecipazione a convegni
  • Descrizione dell’attività di ricerca
  • Attestati di partecipazione per curriculum, per associazioni ed organizzazioni
  • Attestati di lingue per competenze linguistiche
  • Esami di stato e iscrizione ad albi professionali
  • Attività di volontariato e partecipazione al Servizio Civile nel curriculum

Ognuna di queste attività, darà ulteriore valore alla tua candidatura. Ecco come:

Sezioni aggiuntive del curriculum scientifico

extra del curriculum scientifico

E con questo punto, il tuo curriculum finisce qui. Ma può darsi che il solo CV non basti. Ed è per questo che è consigliato aggiungere al CV un documento aggiuntivo. E, in base alle circostanze, dovrai essere pronto a scrivere una lettera di presentazione

3. Allega una lettera di presentazione al curriculum scientifico professionale

Qualora l’ateneo lo richieda, dovrai aggiungere un altro documento alla tua candidatura. Certo, perché il CV accademico a carattere scientifico è molto più asettico rispetto ai modelli standard. Per questo ti potrebbe essere chiesta una lettera motivazionale che accompagni il CV.

Contrariamente a quanto succede nelle differenze tra CV accademico e classico, non ci sono differenze tra la lettera di presentazione efficace per il mondo accademico-scientifico e quella che utilizzeresti per cercare un “lavoro normale”:

  • La lettera di presentazione deve essere scritta rispettando lo stesso stile grafico del curriculum vitae, con gli stessi font e tenendo conto delle stesse formattazioni
  • La lettera ti darà l’opportunità di discutere delle tue competenze CV, e di quale know-how hai acquisito nel corso della tua carriera universitaria, che non avresti potuto avere altrimenti
  • La lettera ti darà modo di specificare quali sono i tuoi valori e le tue motivazioni, che, da un documento così netto come il modello di CV professionale non appaiono
  • La lettera deve sempre concludersi con l’invito alla discussione di persona per approfondire quanto inserito in essa

È importante sottolinearlo: questo documento non è indispensabile e dovrai aggiungerlo alla candidatura (sotto forma di e-mail, di PDF allegato o di testo da inserire in un portale) se e solo se, specificamente richiesto dal sito o dal bando in questione.

Cosa c’è di meglio di una lettera di presentazione da abbinare al tuo CV? Scopri tutti i nostri modelli di lettera di presentazione: ti daranno un enorme vantaggio rispetto alla concorrenza! Ecco come potrebbe apparire:

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Punti chiave

Realizzare un CV accademico non significa guardare all’annuncio di lavoro e rispondere ad esso punto per punto, significa fare un excursus attraverso ciò che si è fatto nel corso della carriera, ritornando un po’ al senso originario di curriculum vitae. Proprio per questo, ci sono tante differenze, ed è bene che tu ricordi che:

  • Un curriculum scientifico può essere lungo n pagine e che non esiste un limite alla lunghezza del CV
  • Un CV a carattere scientifico include dati personali diversi (come la nazionalità) che solitamente tendono a non essere più inclusi nei documenti di candidatura
  • Il punto più importante del CV scientifico resta l’assegnazione dell’Abilitazione Scientifica Nazionale, che deve essere sempre mostrata per prima, per poi andare a completare con titoli di studio e tutti i corsi e ricorsi svolti nel corso della propria carriera universitaria

E’ il momento di andare. Se questo articolo è stato di gradimento, lasciaci una valutazione qui sotto. Se hai bisogno di un aiuto per il tuo CV, saremo lieti di offrirtelo qui tra i commenti. Alla prossima, ciao!

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Paolo Borrini
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