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Problem solving nel curriculum: capacità e skills nel tuo CV

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“Spiccate abilità di problem solving”. È quasi un mantra: chi non l’ha mai scritto a caratteri cubitali sul proprio curriculum? E poco importa se non riesci a venire a capo neanche per sbaglio di un rebus de La settimana Enigmistica e vai in palla quando la cassiera al supermercato ti dà il resto della spesa.

Salvo poi arrivare al colloquio e sbiancare alla classica domanda: “lei ha scritto che ha una innata dote di problem solving, mi può fare un esempio concreto di quando ha messo in pratica questa sua abilità di risolvere i problemi?”. Ma tu sei un asso con i grattacapi, mica avrai problemi a sgarbugliare la matassa no?  Per tirarti fuori dalla patata bollente, continua a leggere e imparerai: 

  • Cos’è il problem solving.
  • Come esaltare le abilità di problem solving nel tuo CV.
  • Come potenziare le tue capacità di risolvere i problemi.

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Esempio di curriculum vitae problem solving

Marco Rilli

IT Analyst

Via Fabbri 21, Livorno (LI)

marco.rilli@mail.it

+39 333 66 99 444

Preciso IT Analyst per una multinazionale, da 3 anni lavoro a stretto contatto con i sistemi informatici interni ed esterni. Ogni giorno assisto oltre 50 colleghi, divisi in chat, ticket e telefonate in italiano e inglese, raccogliendo e analizzando i malfunzionamenti informatici. Grazie alla mia abilità di valutazione, ho risolto il 70% dei problemi in FCR e diminuito i tempi di attesa del 20% con il team di secondo livello grazie dando le giuste priorità. Desidero mettere a disposizione le mie capacità analitiche per RobotPlus.

Esperienze lavorative

IT Analyst

ABC Casa S.p.A.

Settembre 2018-oggi

  • Gestione di oltre 20 telefonate al giorno in italiano e inglese.
  • Risoluzione del 75% delle chiamate in FRC.
  • Superamento del 10% degli obiettivi di KPI per 6 mesi consecutivi nel 2020.
  • Oltre 15 recensioni positive ogni mese.

Istruzione

Diploma di perito informatico

Istituto tecnico statale Marelli, Livorno

2012-2017

Valutazione finale: 94/100

Competenze

  • Ascolto proattivo
  • Capacità di analisi
  • Problem solving
  • Programmazione Java
  • Conoscenza del pacchetto Office avanzata
  • Gestione problemi hardware
  • Valutazione delle priorità
  • Multitasking

Certificazioni

  • Security defense, corso online, 40 ore, 2020.
  • IBM data science, corso online, 150 ore, 2021.

Lingue

  • Italiano madrelingua
  • Inglese C1

1. Che cos’è il problem solving?

Il problem solving non è altro che la capacità di definire, contestualizzare e risolvere un problema. Comprende la capacità di analizzare le situazioni, valutare le opzioni a tua disposizione e prendere decisioni per superare gli ostacoli imprevisti e raggiungere gli obiettivi che ti sei preposto.

Questa abilità rientra nel campo delle soft skills, quelle competenze che sono cioè trasferibili da un settore lavorativo a un altro, che si contrappongono alle hard skills, applicabili invece solo a una determinata professione.

Secondo alcuni studi apparsi sul Journal of Psychological Type, il problem solving ruota intorno a due fattori di base:

  • Identificare un problema del tutto nuovo.
  • Prendere la decisione corretta per risolvere il problema.

E in un mondo in continua evoluzione e in repentino cambiamento, è evidente che sempre più aziende cerchino figure in grado di adattarsi a situazioni impreviste e inaspettate di cui ancora non si ha esperienza pregressa. E di farlo in fretta, grazie alla capacità di gestire il tempo.

2. Su che cosa si basa il problem solving?

Come si fa a prendere una decisione efficace per risolvere un problema mai incontrato? Certo chiudere gli occhi e tirare a sorte finché non si centra l’obiettivo non è una strategia efficace!

Diceva Einstein: se avessi solamente un’ora per salvare il mondo, passerei 55 minuti a definire il problema e 5 a trovare la soluzione.

Ecco allora i passaggi fondamentali per uscire dagli impicci, anche per chi non ha un QI oltre i 160:

1. Identifica il problema

Il primo passo da compiere è capire esattamente quale sia il problema: a questo proposito puoi aiutarti con quella che in inglese viene definita la tecnica dei “5 whys”, i cinque “perché”.

Questa strategia consiste nell’andare ad analizzare ogni evento sempre più in profondità partendo dal generale e andando via via nel dettaglio, fino a scoprire la reale natura del problema.

Ecco ad esempio come indagare le cause per le quali non hai ottenuto un impiego:

  • Non ho fatto la giusta impressione sui selezionatori - Primo perché
  • Perché ho risposto in modo confuso alla domande - Secondo perché
  • Perché non ero davvero consapevole di quali fossero le abilità richieste - Terzo perché
  • Non avevo letto con attenzione l’offerta di lavoro sul sito - Quarto perché
  • Non mi sono impregnato seriamente nella ricerca di un lavoro su misura per me - Radice del problema

Il ciclo potrebbe andare avanti all’infinito, ma cinque perché dovrebbero essere sufficienti ad arrivare al nocciolo del problema.

2. Costruisci una serie di possibili alternative

Una volta identificato il nocciolo del problema occorre immaginare tutte le alternative per poterlo risolvere. In questo caso sarà utile approcciare la situazione con le tecniche del brainstorming, design thinking e l’utilizzo delle mappe mentali, dimostrando di possedere elevate capacità e competenze organizzative.

Il lavoro di gruppo rende questo passaggio ancora più rapido ed efficace.

3. Valuta le potenziali risoluzioni del problema

Una volta che avrai in mano tutte le alternative dovrai prendere una decisione, valutando i pro e i contro di ogni risoluzione. Questa fase è detta di decision making. 

In questo momento diventa fondamentale valutare attentamente rischi e benefici di ogni possibile risoluzione: potresti allora aiutarti con una SWOT Analysis per definire punti di forza, debolezze, opportunità e rischi di ciascuna azione futura.

4. Implementa una risoluzione

Una volta scelta la strada da percorrere non resta che passare dalla teoria alla pratica. In questa fase è fondamentale assicurarsi che gli step per risolvere il problema vengano attuati esattamente come pianificato.

5. Ottieni un feedback su quanto hai realizzato

Una volta che il problema è risolto, ci sarà spazio per guardarsi indietro e valutare se la risoluzione è stata efficace o se c’è ancora margine di miglioramento, di modo da poter risolvere il problema in tempo brevi e in modo efficace se dovesse ripresentarsi. In questa fase ti torneranno utili anche le tue competenze comunicative.

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Una volta completato, il nostro builder di CV online darà una valutazione al tuo curriculum e ti offrirà suggerimenti mirati per renderlo ancora più efficace.

3. Come inserire il problem solving nel tuo CV

Le leggi di Murphy non lasciano spazio a dubbi: non c’è problema tanto piccolo che non possa essere ingigantito. In questo caso però le caustiche teorie di Arthur Bloch possono giocare a tuo vantaggio.

L’equazione è lineare: più insormontabili sono i problemi, più grande sarà l’interesse dell’azienda verso chi si prodiga nel risolverli. Diventa allora fondamentale disseminare questa tua abilità all’interno delle varie sezioni del curriculum, per essere in grado di attirare immediatamente i tuoi selezionatori e superare la concorrenza.

In particolare dovrai far trasparire questa abilità nelle diverse sezioni del tuo CV:

Prima di scendere nel dettaglio di ciascuna sezione, sarà bene partire da un principio cardine: il curriculum deve essere personalizzato in base all’offerta di lavoro per la quale sei interessato. È proprio da qui che i selezionatori partono con lo screening del CV

A questo proposito, sarà allora il caso di partire da un esempio pratico, un’offerta di lavoro per Product Analyst.

Le mansioni del product analyst:

  • Conduce analisi e produce insight sui prodotti distribuiti dalla Compagnia.
  • Identifica opportunità di sviluppo in processi e procedure, supportando lo sviluppo e l’attuazione delle best practice.
  • Esegue analisi dei risultati, identifica i trend e determina le azioni di remediation nella propria area di responsabilità.
  • Contribuisce allo sviluppo del business ed alla implementazione della Pricing strategy.
  • Collabora a disegnare, sviluppare ed implementare opportunità di business.

Come puoi notare questa offerta ha parecchi spunti sui quali focalizzarsi e dimostrare di padroneggiare l’abilità di problem solving. Ed è proprio dall’offerta di lavoro che dovrai partire, focalizzando l’attenzione sulle parole chiave e costruendo frasi efficaci sul tuo CV in risposta alle richieste dell'azienda.

1. Il problem solving nel profilo del tuo curriculum vitae

Dato che il profilo è la sezione del curriculum che ha immediata visibilità, dovrai agganciare i selezionatori inserendo fin dalle prime righe le tue maggiori competenze e abilità, incluso il problem solving.

Come nel curriculum vitae compilato qui di seguito:

Esempio di problem solving nel profilo del tuo CV

Accurato Product Analyst con 7 anni di esperienza sul mercato internazionale, grazie a un lavoro a stretto contatto con il team di sviluppatori ho siglato nuovi accordi commerciali per 3.500.000 di Euro nel 2020. Sfruttando le analisi di mercato e l’implementazione di solide strategie di pricing ho massimizzato i profitti del mercato asiatico, con un +21% negli ultimi due semestri.

Come puoi notare, anche se non è a ogni costo necessario inserire la dicitura “problem solving”, dovrai però essere in grado di trasmettere alla tua futura azienda l’idea che tu sia in grado di decidere quali strade percorrere e implementare scelte quotidiane per massimizzare i risultati.

2. Il problem solving nella sezione lavorativa del tuo curriculum

Anche la sezione lavorativa può essere una miniera d’oro per lasciar trasparire la facilità con cui risolvi i problemi: a questo proposito tieni sempre a mente che la funzione della sezione delle esperienze professionali non mira solo a raccontare le mansioni che hai svolto, ma a dimostrare come le hai svolte e quali risultati sei riuscito a raggiungere.

Ecco allora un esempio concreto per scrivere un curriculum efficace:

Esempio di problem solving nella sezione lavorativa del tuo CV

Product Analyst

  • Aumento delle vendite del 10% grazie a ricerche di mercato efficaci.
  • Riduzione dei costi di processo del 25% con l’eliminazione dei processi inefficaci.
  • Risoluzione dei problemi e aumento della produzione di 150.000 unità grazie a una efficace collaborazione tra i diversi team.
  • Pianificazione di 12 nuovi prodotti per il 2021.
  • Revisione del mercato del biennio 2019-2020.

Come puoi notare le parole scelte dal candidato sottendono tutte capacità analitiche non indifferenti e i risultati numerici e le percentuali fanno sì che sia subito chiaro al selezionatore quanto tu sia indispensabile nella risoluzione delle diverse problematiche.

Per ogni esperienza lavorativa, cita dunque le tue abilità di applicare strategie, prendere decisioni, raccogliere dati e analizzare e contrastare gli imprevisti.

3. Il problem solving nella sezione delle competenze del tuo CV

Come detto all’inizio, il problem solving fa parte delle soft skills, le competenze trasversali, e dunque calzano a pennello in questa sezione del tuo CV.

Ovviamente, oltre a citare alla lettera “problem solving”, puoi estendere l’elenco anche a tutte quelle abilità direttamente correlate.

Senza ulteriori indugi, ecco una carrellata di competenze per risolvere in un lampo l’annoso problema del problem solving!

Esempio di competenze relative al problem solving nel CV

  • Problem solving
  • Capacità analitica
  • Abilità decisionale
  • Competenze manageriali
  • Valutazione dei rischi
  • Calcolo statistico
  • Crisis management
  • Abilità comunicative
  • Innovazione e creatività
  • Ragionamento logico
  • Capacità negoziali
  • Costruzione di feedback e report
  • Troubleshooting
  • Sviluppo di benchmark

Qualunque azienda farebbe carte false per avere un candidato con queste caratteristiche, ma non inserirle a caso nel tuo curriculum e ricordati di essere sempre sincero.

Per valutare a quali competenze dare priorità, leggi attentamente l’offerta di lavoro e estrai le parole chiave, andando incontro così alle esigenze del tuo futuro datore di lavoro.

Se lo desideri, di fianco a ogni competenza professionale puoi anche inserire una breve descrizione: in questo modo i recruiter si convinceranno che tu possegga realmente quella abilità e sarai già pronto a eventuali domande scomode durante il colloquio.

Ecco un paio di esempi:

  • Capacità analitica, con la riduzione degli errori nei report del 55%.
  • Valutazione dei rischi, grazie alla quale abbiamo stabilito nuove strategie che hanno portato a un incremento di 200.000 di introiti nell’ultimo trimestre.
  • Analisi di dati, che hanno portato a un incremento delle vendite online del 30%.

In questo modo, ti creerai già gli esempi giusti per dimostrare di essere un abile problem solver durante il colloquio!

4. Il problem solving nella sezione extra del tuo curriculum

Esistono attività che, pur non direttamente correlate con il tuo lavoro, sono però indice di una elevata capacità di analisi e risoluzione dei problemi.

Anche se non la dovuto cautela, dato che questa sezione è un extra per il tuo curriculum e non deve portare via spazio ad argomenti più importante come come lavoro, istruzione e formazione e competenze, qui potrai citare tutte quelle attività che ti hanno permesso di sviluppare un eccezionale pensiero analitico.

Ecco allora un esempio concreto di come dare valore al tempo libero nel tuo CV:

Hobby e attività per lo sviluppo del problem solving nella sezione extra del curriculum

Hobby e attività

  • Risoluzione del cubo di Rubik in meno di mezzo minuto.
  • Campione regionale di Scacchi nel 2018 e nel 2020.
  • Appassionato di programmazione Java.

Anche se non relative al tuo lavoro, hobby e passioni possono essere inserite sul CV, lasciando trasparire tratti della tua personalità che ti torneranno utili nel tuo prossimo lavoro.

4. Gli elementi chiave della capacità di problem solving

Ma se invece tu sei uno di quelli che è più bravo a crearli i problemi anziché risolverli? Niente panico!

Il problem solving non è una abilità innata e può essere appresa e come tale potrai migliorare velocemente se ti alleni con costanza!

Ecco allora qualche elemento su cui far leva per affinare le tue abilità:

1. Pensiero laterale

In contrapposizione al pensiero verticale che si concentra sulla risoluzione diretta di un problema, il pensiero laterale si basa invece sulla ricerca di strade alternative, dando libero spazio alla creatività.

Su questo concetto il professor De Bono ha ideato la "tecnica dei sei cappelli", che consente di visualizzare un problema da diversi punti di vista: 

  • Bianco: punto di vista neutro
  • Nero: lato logico e negativo
  • Verde: il capello dell’originalità e la creatività
  • Rosso: che si riferisce alla passione
  • Giallo: legato al pensiero logico positivo
  • Blu: la calma e l’autocontrollo

A ogni cappello sarai in grado di osservare il problema da una angolazione diversa, riuscendo ad avere una visione d’insieme più obiettiva.

2. Intelligenza emotiva

Questa caratteristica si basa sull’affrontare positivamente ogni situazione, considerandola una opportunità. L’intelligenza emotiva permette di coinvolgere maggiormente gli altri e si basa su cinque punti fondamentali:

  • Consapevolezza di sé
  • Gestione delle emozioni
  • Motivazione
  • Empatia
  • Rapporti interpersonali

Avere fiducia in se stessi e riuscire a motivare gli altri è un mix fondamentale per un problem solver, andando a intaccare anche la sfera delle competenze sociali.

3. Capacità analitiche

Analizzare le situazioni con cura e non prendere una decisione prima di aver valutato tutti i possibili risvolti è una competenza cardine per riuscire a risolvere un problema.

Le capacità di analisi si basano su due metodi fondamentali:

Un vero problem solver non si affida dunque all’istinto, ma si basa su precise strategie e cura ogni dettaglio del processo.

4. Lavoro di squadra

Due teste sono meglio di una, e tre sono meglio di due, soprattutto se remano nella stessa direzione.

Costruire un team affiatato è un altro dei segreti per facilitare il processo di risoluzione dei problemi, affidando a ogni membro il compito più consono alle sue capacità

Per questo motivo sempre più spesso le aziende puntano su attività di team building per scoprire le abilità nascoste dei dipendenti, creare gruppi affiatati e agevolare la risoluzione dei conflitti.

5. Decision making

Qualsiasi problema ti troverai di fronte, da una sciocchezza di poco conto a una montagna insormontabile ti sarà chiesto di compiere delle scelte: a braccetto con le tue capacità analitiche, la capacità di prendere decisioni è allora un mix tra la sicurezza in te stesso e la tua abilità di focalizzarti sull’obiettivo con una visione a 360° del problema.

6. Acquisire competenze nel proprio settore

Maggiore è la tua esperienza sul campo e le tue competenze personali, più facile sarà prendere delle decisioni corrette. Sfrutta allora ogni possibilità che ti è offerta a scuola, a lavoro o per conto tuo per accrescere la tua conoscenza della materia.

Osserva sempre con attenzione chi ha più esperienza di te per “rubare” le competenze necessarie e crescere continuamente.

7. Agire nei tempi giusti

Di fronte a un problema, la maggioranza delle persone va in panico e l’unico desiderio è vederlo scomparire il più velocemente possibile. Tu mantieni invece la calma e accetta il fatto che non tutti i problemi possano essere risolti con uno schiocco delle dita.

Respira, prenditi il tempo necessario, valuta le opzioni a tua disposizione e non ti accontentare della prima risposta che ti viene in mente.

8. Ridurre l’ansia

Quando sei accecato dall’ansia o da emozioni forti come la rabbia e la frustrazione, difficilmente sarai in grado di prendere decisioni ponderate, rischiando invece di peggiorare irrimediabilmente le cose.

A questo proposito potresti praticare qualche attività rilassante come lo yoga, fare giochi di logica e puzzle o ascoltare musica classica e posticipare la tua decisione a quando sarai meno agitato.

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Vai di fretta? Ecco le pagine utili:

Punti chiave

Ecco ancora una volta in breve i punti chiave di questa guida:

      • Il problem solving è la capacità di risolvere problemi che non si sono mai presentati in precedenza.
      • La risoluzione di un problema si basa su cinque punti fondamentali: identificazione, costruzione di alternative, valutazione, implementazione della risoluzione e feedback.
      • Puoi inserire le tue abilità di problem solver nel tuo CV nel profilo, nella sezione lavorativa, nelle tue competenze e nella sezione bonus: i datori di lavoro sono sempre alla ricerca di questa abilità.
      • Ci sono diverse tecniche da allenare per affinare le proprie abilità di risoluzione dei problemi.

E con questo è tutto! Sono sicuro che ti sarà utile per la ricerca del tuo lavoro. Visita il nostro sito per trovare altri articoli interessanti su CV e mondo del lavoro. Se ti va, facci sapere cosa pensi di questa guida qui sotto, nella sezione dei commenti! Alla prossima! Ciao!

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Fonti

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Paolo Borrini
Paolo è un editor appassionato e uno scrittore brillante con una solida formazione giornalistica e diversi anni di esperienza nell'industria dei media. Membro orgoglioso della National Career Development Association (NCDA) e della Professional Association of Resume Writers and Career Coaches (PARWCC), è un punto di riferimento per tutti coloro che aspirano al successo professionale. Dal 2020, Paolo si dedica con passione ai lettori di Zety Italia, assicurando testi chiari e alla portata di tutti. Tutti i suoi articoli sono basati sulla vita reale e rispettano rigorosamente le linee editoriali di Zety.
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